Come spiegare la morte di un animale ai bambini
novembre 2021
Abbiamo incontrato Ruggine quando ci siamo trasferiti nella nostra nuova casa in campagna. L'ex proprietaria mi aveva parlato di una gatta randagia che viveva nel fienile chiedendomi di portarle da mangiare ogni tanto dato che non si faceva avvicinare.
Inizialmente le lasciavamo dei croccantini nel fienile ma, nonostante il muso da guerriera amazzone e lo sguardo gelido di chi non vuole avere nulla da spartire con te, le abbiamo voluto bene immediatamente.
“Mamma, dobbiamo darle un nome...” mi pressava Ale “ma quello scelto da Sephora non va bene....
Duchessa??!!
Non possiamo chiamarla così, ti sembra che possa starle bene con quello sguardo sempre arrabbiato???”
Aveva perfettamente ragione! “Chiamiamola Ruggine, è il colore del suo pelo!”
E così è stato, Ruggine di nome e di fatto!
Molto velocemente ed in maniera del tutto inaspettata, Ruggine ogni giorno prendeva fiducia, tanto che si era trasferita di fianco alla porta d'ingresso di casa nostra, nella cuccia riscaldata che le avevo acquistato.
Quando arrivavo a casa mi aspettava miagolando (ovviamente sapeva che nel giro di pochi minuti le avrei dato da mangiare) e avvertivo ogni giorno di più che per lei ero diventata il suo punto di riferimento.
E' incredibile come ci si affezioni agli animali, quanto profondo è il bene che ci lega agli amici a 4 zampe. Per molto tempo ai gatti si sono attribuite caratteristiche poco lusinghiere, che li descrivevano come animali freddi, manipolatori, opportunisti e poco inclini ad affezionarsi agli umani, se non per comodo.
Invece i gatti sviluppano un legame profondo con chi si prende cura di loro e ci vogliono bene con sincerità, Ruggine compresa.
Non dimenticherò mai quel pomeriggio: Ruggine non si faceva mai accarezzare se non mentre mangiava. Ale venne da me dicendomi "Mamma, ho accarezzato Ruggine nella cuccia sai? Non si muoveva, è stata lì a prendersi le coccole."
Ho capito subito che c'era qualcosa che non andava. Sono uscita correndo verso la cuccia e immediatamente mi è stato chiaro che Ruggine stava male. Stava morendo, me lo sentivo.
L'ho trasferita nel trasportino (non mi avrebbe mai permesso di farlo!) e l'ho portata dal veterinario.
"Sembra un avvelenamento. Non credo passerà la notte." Con estrema sincerità, le parole del veterinario mi arrivarono violente come un pugno allo stomaco.
Non ero pronta, non esisteva un reale motivo perché Ruggine se ne andasse, non era giusto che finisse così.
Parlare con i bambini di un lutto può metterci in difficoltà
Non potevo crederci.
Come era arrivata silenziosamente nelle nostre vite, allo stesso modo se n'era andata.
Provavo una sensazione simile, se non uguale, a quella che si prova quando si perde una persona cara, come un parente o un amico: si trattava di un vero e proprio lutto.
Proprio a causa della delicatezza dell’accadimento, ho riflettuto molto su come comunicare quanto successo ai miei figli e soprattutto ai bambini.
Come affrontare il discorso della morte con i bambini
Non dire bugie. Un elemento essenziale in questi casi credo sia la sincerità: deviare le domande dei bambini o, peggio ancora, raccontare bugie allo scopo di proteggerli dal dolore sono convinta avrebbe provocato più danno che giovamento. I bimbi, anche se piccoli, sono già in grado di capire che qualcosa non va; ho preferito non raccontare loro bugie o mezze verità col rischio di minare il nostro rapporto di fiducia e creare confusione.
I bambini sono empatici e intelligenti: spiegare loro cosa è accaduto con parole semplici e adatte alla loro età, è la soluzione più corretta.
Esprimi le tue emozioni. Un lutto è un evento che prevede un tempo di elaborazione e guarigione e questo vale tanto per i bambino quanto per gli altri componenti della famiglia che soffrono per la perdita dell’animale. Marlena si è stupita nel vedermi piangere. Le ho spiegato che anche la mamma a volte ha bisogno di piangere e che si sente tanto triste per la mancanza di Ruggine.
Aspettati che l'argomento si ripresenti. Le bambine nei giorni successivi mi chiedevano in continuazione dove fosse Ruggine e perché fosse morta. Con tanta pazienza ho sempre risposto alle loro domande perché parlarne aiuta i bambini a capire che la morte fa parte del ciclo della vita e che le perdite possono essere affrontate.
Sì alle cerimonie funebri. Mentre tornavo a casa con il corpo di Ruggine chiuso dentro una scatola, riflettevo su come un ultimo triste saluto potesse diventare un momento speciale da passare in famiglia.
E' nata così l'idea di un breve rito funebre in cui ognuno di noi scriveva o disegnava un biglietto per Ruggine.
A me ha aiutato tanto ad elaborare ciò che era accaduto e a lasciarla andare.
E' stata un'esperienza molto bella e toccante.
Spero che questo post vi sia stato utile.
Affrontare un lutto non è mai facile per nessuno.
APPROFONDIMENTI:
Vi lascio un suggerimento di lettura per affrontare questo tema delicato con i bambini.
Il drago triste di Steve Herman
Una simpatica storia per bambini, per aiutarli a comprendere la perdita di una persona cara, e insegnare loro ad affrontare questi momenti difficili.
Simpatico e divertente, nonché dotato di bellissime illustrazioni, questo libro spassoso è un racconto imperdibile per bambini, genitori e insegnanti, per introdurre il dialogo sul lutto e aiutare i bambini che hanno subito la perdita di una persona cara.