New York - Ripley's believe it or not

Devo dire che una delle caratteristiche chiave della nostra famiglia è l’elasticità.
Intesa come la capacità di adattarsi velocemente a novità, mutamenti di umore, di appetito e, ovviamente, a cambiamenti di programma dell’ultimo millesimo di secondo.
L’importante è cercare di ricavarne, in ogni caso, una giornata interessante.
E’ così che il 18 Agosto prevede una visita ad un museo ospitato in una portaerei.
Peccato però che
usciamo di casa molto tardi
inizia a diluviare
ma soprattutto… il museo chiuderà da lì a mezz’ora

😭😭😭😭😭😭

Fortunatamente ci troviamo nella zona di Times Square che è nota per offrire una quantità di attrazioni che sgomitano, sulle Avenue, una con l’altra.

Il diametro crescente delle gocce cha cadono dal cielo ci spinge velocemente verso l’interno del Believe It or Not!
All’esterno un paio di “mostri” alti 3 metri ci avevano incuriosito e i cartelloni promettevano cose mai viste prima d’ora, strane, particolari…
Spedisco mio marito a chiedere se, all’interno, siano presenti oggetti o situazioni che possano spaventare le bimbe.
Ok all’elasticità, ma passare notti insonni per via di incubi che abbiamo alimentato noi…anche no grazie!

Un' avventura nel mondo delle stranezze

Ci rassicurano… più o meno…
visto che ci dicono “ma noooo… se vedete qualcosa di brutto magari… tirate dritto“… mmmh...ok. 🤨
Quando pensi di aver visto le cose più strane, assurde e inutili ecco che New York ti stupisce di nuovo.

Non è decisamente un museo ma una collezione privata (che scopriamo essere un franchising) di ideazione di Robert Ripley. Quest’uomo ha condotto serie tv e radiofoniche narrando dei fatti più strani e curiosi del pianeta.
E una buona parte li troviamo qui dentro!

Da una stanza all’altra si passa da ricostruzioni in scala dell’uomo più alto della storia, fino a oggetti originali dell’esplorazione spaziale, passando per esperienze sensoriali.
E’ oramai passata ufficialmente nell’album dei momenti epici della famiglia il mio “attraversamento del buco nero”.

Questo luogo è un mix di tante (troppe?) cose, ma rimane comunque molto divertente.
Ecco quindi che puoi fare parte dello spettacolo stesso, testando strumenti di tortura o mettendo la tua testa in formalina.

Inutile dire che anche qui le bimbe si sono divertite come matte, correndo da una stanza all’altra.
Ma anch’io, lo ammetto, mi sono sbigattata dalle risate!!!