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Da tre figli in sù


San Giovanni in Persiceto (BO)

New York - Chinatown e Merchant's House Museum

20 ago 2019
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Lasciato ferragosto alle spalle partiamo alla volta di Chinatown. Per chi non lo sapesse è adiacente al quartiere di Little Italy e le due culture, seppure molto separate geograficamente, qui convivono quasi sotto lo stesso tetto. E quindi troverete una pagoda accanto al ristorante “Da Nico”.

Chinatown, un ottimo modo per far conoscere ai bambini il variegato patrimonio culturale americano

Cerchiamo di lasciarci alle spalle l’italica offerta per approfondire e capire meglio quella orientale. Sembra davvero di essere in Cina: questa è l’unica lingua presente qui, sia parlata che scritta e i prodotti presentati sembrano venire da un altro pianeta.

La mattinata è davvero molto afosa e toglie il respiro; ciò che vediamo non ci entusiasma più di tanto e optiamo per andarcene altrove.

new york con i bambini

banchetto a chinatown

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La casa museo di Seabury Tredwell

In pochi passi arriviamo alla casa di Seabury Tredwell. Seabury era un commerciante di 18 anni arrivato a New York ad inizio 1800 con tanta buona volontà e qui fece successo come commerciante. Con questa ricchezza costruì questa abitazione per se e la sua famiglia di sette figli. Non c’era ancora il mio blog all’epoca ma mi piace pensare che a sua moglie sarebbe piaciuto!

Non l’abbandonarono mai, provvedendo a rinnovarla e manutenerla, e la loro famiglia visse qui per quasi 100 anni. Oggi è un museo molto famoso, il Merchant’s House Museum ed è una delle 3 case rimaste originali nella Grande Mela. Sta lottando per sopravvivere auto finanziandosi con i proventi delle visite. Se potete, andare a vedere questo piccolo gioiellino, se non altro per aiutare un luogo dove ha vissuto una famiglia numerosa ed unita.

Tutti gli arredi sono originali e funzionanti, fino alle cose più piccole e di uso comune come, ad esempio, il sistema di campanelli a filo utilizzato per chiamare la servitù.

merchant's house cosa vedere

Degno di nota il piccolo cortile interno, posto sul retro dell’abitazione; un'oasi di pace dove sembrava naturale e spontaneo aver un buon libro sulle gambe da leggere.

merchant's house cosa vedere

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Washington Square Park, lo spazio verde universitario dove rilassarsi con i bambini

Usciti dalla Merchant’s House, che per le sue comunque ridotte dimensioni non occupa più di un’ora per l’intera visita, sulla cartina notiamo un parco non lontano da dove siamo: il Washington Square Park. Facciamo correre un po’ le bimbe… è il pensiero che ci viene.

Arriviamo in men che non si dica, attraversando la splendida zona studentesca della New York University. Una capatina veloce in un mini market adiacente al dormitorio dei ragazzi ci fornisce frutta fresca in abbondanza (no, New York non è solo hamburger e hotdog) e un’improbabile bevanda proteica per Jonny che abbandonerà [disgustato] dopo il primo sorso.

La ricerca di una panchina dove consumare il cocomero già tagliato che ci aspetta, ci fa incontrare questo signore che, con una gentilezza di altri tempi e un italiano perfetto, ci fa accomodare accanto a lui. Incuriosito dalla nostra presenza in quel parco, ci presentiamo. In men che non si dica ci troviamo completamente coinvolti e rapiti dal racconto della sua vita.

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Gino Musso, questo il suo nome, ci narra di come viva a New York da orami 40 anni. Ci spiega che i suoi figli sono cresciuti in questo parco ma soprattutto ci racconta del grande amore della sua vita, la moglie Sabine, scomparsa da pochi mesi. Ci emoziona moltissimo vedere i suoi occhi diventare lucidi e la voce spezzarsi al solo nominarla.

Ancora oggi passeggia con una busta, nella tasca sinistra dei pantaloni, in cui conserva i ricordi più importanti della loro storia. “Ogni tanto me li rileggo“, ci confida. Sabine era francese e lui aveva studiato per lavorare nei ristoranti. Tra mille vicissitudini, il lavoro delle sorelle di lei all’ambasciata, mille viaggi in nave come mozzo avanti e indietro tra Europa e Stati Uniti e gli incontri impossibili, uno dopo l’altro, appaiono foto, memorie e, addirittura, un radiogramma.

Ammetto che nemmeno sapevo cosa fosse. Lei gli aveva scritto, quando lui era sulla nave, del desiderio di essere chiamata per incontrarlo. Sabine apparteneva ad una famiglia composta da 15 figli.

Gino prese in gestione un ristorante, il Captain’s Table, con un socio. Ci racconta che avevano talmente pochi soldi che partirono senza cambiarne il nome perché non potevano permettersi un’insegna nuova. Presto i locali diventarono due e gli affari andarono bene.

Un quotidiano locale ha recensito il loro locale e lui ci ha tenuto fortemente che nell’articolo risaltasse e fosse riconosciuta quanto la presenza della moglie fosse fondamentale per il buon andamento della loro attività.

Ringraziandolo tantissimo per l’infusione di ricordi che ci ha trasmesso, abbiamo chiuso la giornata guardando le nostre bimbe giocare nel parco con gli scoiattoli, pensando a quell’amore vero ed eterno che, seppur nascosto tra questi grattacieli, esiste e respira ancora intorno a noi.

cosa vedere a new york

statua della libertà new york

Saliamo sul traghetto. Jonny soffre terribilmente il mal di mare e subito diventa insofferente. In realtà, la traversata dura pochi minuti e prevede 2 tappe: Liberty Island, ai piedi della Statua della Libertà, ed Ellis Island, residenza dell’Immigration Museum.

Le bimbe sono entusiaste, è la loro prima volta su un veicolo acquatico e guardano fuori dall’oblò con stupore e meraviglia. Anche Jonny, ma solo per verificare quanto manca all’arrivo e placare il forte senso di nausea. Ci appoggiamo ad un sacchetto di patatine rimediato a bordo per mettere qualcosa nello stomaco, ovviamente non solo il suo.

La Statua della Libertà, icona di speranza

Che cos'è per te la libertà? Cosa rappresenta? Non mi sono mai posta questa domanda, e il motivo credo sia semplice: sono una donna libera. Mi alzo al mattino e decido liberamente di andare a lavorare, facendo qualcosa che mi gratifica e soddisfa. In molti paesi le donne non possono lavorare. Mi vesto liberamente, indosso ciò che mi fa sentire bene. In molti paesi le donne sono costrette a coprirsi. Spendo i soldi liberamente, comprando ciò che ritengo opportuno per me e la mia famiglia. In molti paesi le donne non hanno indipendenza economica ma dipendono da qualcuno. Mi concedo liberamente momenti di svago, praticando uno sport, guardando un film o leggendo un libro. In molti paesi le donne non possono studiare, guidare o prendere decisioni autonomamente per il proprio futuro.

traghetto new york

traghetto new york

Queste sono le cose che ho pensato mentre ammiravo la Statua della Libertà. Forse non tutti sanno che fu un regalo della Francia per gli Stati Uniti in occasione del centenario dalla Guerra d’Indipendenza ed il suo nome originario era La libertà che illumina il mondo. Sul basamento della statua, è incisa una bellissima poesia di Emma Lazarus che mi ha molto colpita:

 Non come il gigante di bronzo di greca fama,
che a cavalcioni da sponda a sponda stende
i suoi arti conquistatori;
qui dove si infrangono le onde del nostro mare
si ergerà una donna potente con la torcia in mano,
la cui fiamma è un fulmine imprigionato,
e avrà come nome Madre degli Esuli.
Il faro nella sua mano darà il benvenuto al mondo,
i suoi occhi miti scruteranno quel mare che giace fra due città.
“Antiche terre, a voi il grande sfarzo!” ella dirà con labbra mute.
“Date a me le vostre stanche, povere rannicchiate masse
desiderose di respirare libere,
i rifiuti miserabili delle vostre spiagge affollate.
Mandatemi loro, i senzatetto, gli scossi dalle tempeste,
 e io solleverò la mia fiaccola accanto alla porta dorata!”

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La Statua della Libertà: 5 curiosità da raccontare ai tuoi figli

Inaugurata il 28 ottobre del 1886, la statua si è affermata come uno dei monumenti più importanti ed iconici che si conoscano. Alta 93 metri (se si conta il piedistallo) e visibile da ben 40 chilometri di distanza, domina l'intera baia di Manhattan. Il suo vero nome è Liberty Enlightening the World, ovvero la libertà che illumina il mondo, questo perché rappresenta la dea romana Libertas nell’atto di calpestare le catene della schiavitù. Con una mano regge una tavola che simboleggia la Dichiarazione d’Indipendenza americana (infatti vi è incisa la data del 4 luglio 1776 in numeri romani) mentre con l’altra una fiaccola d’oro (il fuoco senza fine della libertà).

Volete rendere il giro in traghetto più entusiasmante ai bambini? Ecco 5 curiosità che probabilmente ignori sulla Statua della Libertà!

1) Fu un regalo della Francia

Il 17 giugno 1885 la Statua della Libertà arrivò a New York: i 300 pezzi di rame della statua erano contenuti in 214 casse stipate sulla nave francese Isere, che quasi affondò nel mare in tempesta. Era un dono della Francia in occasione del primo centenario dell’indipendenza americana dagli inglesi.

2) La simbologia della Corona

La corona ha sette punte che rappresentano i sette mari o i sette continenti, decorata con 25 gemme (le finestre).

3) Il colore originale

Il colore verde di Lady Liberty, che un tempo era marrone, è dovuto alla salsedine che ha ossidato il rame. Nel 1906 la statua era già completamente ricoperta dalla patina spessa circa 2,5 cm.

statua della libertà cosa fare con i bambini

4) Film apocalittici

La Statua della Libertà viene distrutta nei film: Independence Day, The Day After Tomorrow e Il pianeta delle scimmie.

5) La torcia

La torcia attuale è interamente coperta da foglie d’oro di 24 carati! Quella originale fu sostituita nel 1984 e, ad oggi, è conservata nel nuovo Statue of Liberty Museum. Fino al 1916, la balconata intorno alla torcia era accessibile ai visitatori. È stata chiusa per motivi di sicurezza in seguito a un atto di sabotaggio (“Black Tom Explosion”) organizzato da alcuni agenti tedeschi durante la prima guerra mondiale.

statua della libertà cosa fare con i bambini

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Prendiamo una limonata e ci sediamo su un prato con una bellissima vista su Manhattan e la Statua della Libertà che ci fa ombra. C’è tanta gente, ma l’atmosfera ha un qualcosa di magico, di surreale. Restiamo ancora una decina di minuti prima di ripartire sul traghetto alla volta di Ellis Island. “Sarà una noia vedere ‘sto museo” mi dico…. E invece l’Immigration Museum è stato uno dei luoghi più suggestivi e interessanti visti finora!!!!

Ellis Island, la porta per gli immigrati

Attraverso un percorso fortemente commovente, il museo permette di capire come funzionava la stazione di sosta degli immigrati.

La posizione di Lady Liberty vicino ad Ellis Island rese il monumento particolarmente famoso fra gli immigrati che giungevano in America, trattandosi della prima cosa in assoluto ad essere vista dalle navi in arrivo nel nuovo continente.

Per milioni di loro, la statua rappresentava l’inizio di una nuova vita piena di promesse, l’incarnazione stessa del sogno americano.

Al pianterreno c’è la Baggage Room, prima tappa dei nuovi arrivati dopo lo sbarco, e al primo piano la Registry Room, un vasto salone dove gli immigrati venivano registrati e sottoposti a controllo medico. Il tutto è documentato grazie all’ausilio di fotografie e documenti dell’epoca.

ellis island cosa vedere

Tra il 1892 e il 1954 più di 12 milioni di persone hanno transitato sul confine americano per esservi registrate.

Abbiamo trascorso credo quasi 3 ore, completamente immersi in questo viaggio a ritroso nel tempo, dove tra l’altro abbiamo scoperto che esiste un registro genealogico digitale con ben 18 pagine di “Casamento” sbarcati ad Ellis Island!

Ma in assoluto è stato piacevolissimo chiacchierare di immigrazione, politica ed etica col neomaggiorenne Jonny. Credo che la visita di oggi gli abbia dato un ventaglio di forti spunti su cui riflettere. E magari una riflessione farebbe bene anche a noi!

ellis island cosa vedere

INFORMAZIONI UTILI:

Potete scegliere tra:

Giro in traghetto + visita al museo di Ellis Island + scoperta della corona della Statua della Libertà : $21.50 per adulto, $9 per bambino dai 4 ai 12 anni e $17 per persona sopra i 62 anni.

Viaggio in traghetto + visita al museo di Ellis Island + scoperta della base della Statua della Libertà : $18.50 per adulto, $9 per bambino dai 4 ai 12 anni e $14 per persona sopra i 62 anni.

Per i bambini da 0 a 4 anni l'ingresso è gratuito.

Per raggiungere l'Ellis Island Immigration Museum, dovrete prendere il traghetto da Battery Park.

Suggerimento: poiché è molto affollato e l'accesso alla Statua della Libertà e al Museo di Ellis Island è limitato, prenotate per tempo o rischierete di non trovare posto!

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